In questa guida spieghiamo come scegliere la migliore pinna SUP per le proprie esigenze.
Non è una questione semplice, perché esistono diversi aspetti che vanno presi in considerazione. Per esempio, bisogna scegliere la migliore configurazione possibile per le pinne, così come la tipologia di forma. Alcune pinne garantiscono infatti un notevole vantaggio in quanto a prestazioni sulla tavola. In ogni caso, con le giuste conoscenze, è possibile selezionare le pinne migliori in base alle proprie necessità.
Configurazione delle Pinne SUP
Selezionare una pinna per SUP adatta ai propri desideri è una questione che tocca molti elementi. Tra i primi, troviamo la necessità di studiare la configurazione delle pinne in una tavola. Si tratta indubbiamente di uno dei fattori più importanti, dunque merita di essere trattato per primo. Nello specifico, esistono molti modi diversi per disporre le pinne sulla tavola da SUP. Ogni configurazione, poi, ha le sue caratteristiche distintive e produce ovviamente prestazioni diverse. Il segreto è provare diverse impostazioni, così da trovare quella più adatta alle tue esigenze. Trovare la configurazione perfetta è necessario, dato che ti darà maggiore stabilità sulla tavola.
Le alette singole sono ideali per uno stile classico da surf, in quanto ottimizzano l’orientamento del muso del SUP. Sono perfette anche in chiave agonistica, perché offrono stabilità ma anche velocità. Questo perchè non presentano la resistenza che invece si manifesta quando utilizzi pinne multiple. Di contro, le doppie pinne offrono una velocità e una manovrabilità notevolmente superiori. Le alette gemelle, però, causano più di un problema in termini di stabilità sul SUP, soprattutto in quelli più grandi. Le tre alette possono essere invece presenti in due configurazioni, il Thruster, gruppo propulsore, o il 2+1, 1 aletta centrale grande e 2 pinne laterali più piccole. Si tratta di due soluzioni ottime per bilanciare la perdita di stabilità data dalle pinne gemelle. Da un lato la pinna centrale assicura la stabilità della tavola, dall’altro le alette laterali consentono maggiore controllo e svolte veloci.
Ultimo aggiornamento 2023-05-11 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Risulta essere anche possibile ricorrere ad una configurazione quadrupla o quintupla. La prima permette di ottenere maggiore velocità e maggiore controllo, rispetto alle alette gemelle. Di contro, si ottiene un controllo comunque inferiore rispetto al Thruster o al 2+1. La configurazione quad è comunque ideale per cavalcare le onde grandi, in quanto assicura una presa di qualità senza inficiare sulla velocità. Infine, ecco la configurazione con 5 pinne. Si tratta di una soluzione poco presente nel mondo del surf, ma che comunque offre i massimi livelli di controllo. Chiaramente, per via del grande numero di alette, aumenta la resistenza e di conseguenza abbassa la velocità.
Materiali delle Pinne SUP
Le pinne possono essere realizzate con molti materiali diversi, ognuno dei quali possiede le proprie peculiarità. Se la tavola è dotata di pinne libere, è probabile che esse siano realizzate in plastica. Nonostante siano economiche e facili da sostituire, non sono all’altezza del compito. Specialmente se ciò che cerchi è il massimo in quanto a prestazioni della tavola da SUP. Questo perché la plastica si flette in modo incontrollato, rendendo la tavola lenta e imprevedibile.
Le alette in fibra di vetro, o realizzate con fibra di vetro e di carbonio, sono una scelta migliore in quanto a performance del SUP. Il motivo è dovuto al fatto che si presentano più rigide della plastica, dunque offrono una presa migliore. Sono anche ideali per affrontare le onde grandi, ma hanno degli inconvenienti. Nello specifico, tendono ad appesantire la tavola da SUP e a rendere molto lente le tavole più piccole. Risulta essere comunque possibile ovviare a questo problema scegliendo una pinna in fibra di vetro con struttura a nido d’ape. Per quanto concerne le pinne in sola fibra di carbonio, esse sono più leggere e rigide rispetto alla semplice fibra di vetro. Purtroppo costano molti e sono anche parecchio fragili.
Di contro, certi produttori si sono specializzati nel misto fibra di carbonio e fibra di vetro, combinando gli aspetti migliori di entrambe. Molte delle migliori pinne per SUP, non a caso, contemplano questo misto e una struttura a nido d’ape.
Forma e Superfici delle Pinne per SUP
In termini generali, l’aspetto più importante di una pinna è la sua tipologia di superficie. Solitamente viene misurata in pollici quadrati, e di fatto ti indica quanto è grande la pinna e quanto controllo puoi ottenere. In questo senso la marca produttrice conta poco, la scelta delle pinne in termini di dimensioni dipende sempre dal peso del guidatore e dalle preferenze di prestazione. In sintesi, più è pesante il guidatore, più le pinne dovranno essere di grandi dimensioni. Se, al contrario, desideri un’esperienza di guida più sciolta e maggiormente aderente alla tavola, allora ti conviene scegliere una pinna più piccola. Se invece noti uno scivolamento eccessivo e un’aderenza scarsa sulle onde, allora ti conviene aumentare le dimensioni delle pinne.
Le dimensioni delle pinne vengono calcolate misurando la lunghezza della base della loro attaccatura al SUP. Si tratta di un aspetto che influisce molto sulla guida dello Stand Up Paddle, perché modifica la quantità di accelerazione e la velocità potenziale del SUP. Naturalmente conta anche lo spessore della pinna, e non solo la lunghezza della base. Uno spessore più ampio ti consente di proiettare meglio in avanti la tavola. Al contrario, uno spessore ridotto ti agevola le rotazioni ma non garantisce abbastanza velocità andando dritti.
Anche l’altezza della pinna è un elemento da tenere in forte considerazione. Questo perché è proprio dall’altezza che dipende la stabilità della tavola da SUP. Più è alta la pinna, maggiore è la superficie che affonda nell’acqua. In pratica, l’altezza permette alle alette di funzionare al pari di una chiglia per le barche a vela. Questo ti aiuta a mantenere la stabilità evitando di ribaltarti. Inoltre, l’altezza è anche responsabile della tenuta e del controllo della coda del SUP. Volendo sintetizzare, una pinna più alta aumenterà la stabilità e si dimostrerà più efficace in presenza di vento. Al contrario, in condizioni di mare piatto offrirà una resistenza inutile, diminuendo la velocità. In queste situazioni, le pinne più corte garantiscono prestazioni nettamente superiori.
Tra i fattori da analizzare troviamo anche il rake, ovvero la curvatura del dorso della pinna. La curvatura può essere più o meno accentuata, influenzando la stabilità del SUP e la capacità di svoltare. Il rake si misura calcolando la distanza della punta dalla base. Di fatto una pinna con una curvatura più accentuata spingerà la punta a spostarsi verso il lato, allontanandosi dalla base. Un rake superiore si traduce in una maggiore stabilità e velocità, oltre alla maggiore fluidità in curva. Al contrario, una pinna con rake inferiore, dunque una pinna quasi verticale, risulta meno stabile a velocità più elevata. Di contro offrono virate più strette e sono dunque consigliate per chi apprezza gli scatti.
Infine, occorre chiudere questa guida parlando del foglio o foil. Si tratta della forma della pinna vista dall’alto. Esistono diverse tipologie di fogli, ognuno con il proprio scopo. Una lamina piatta aiuta a controllare la velocità, ma ne produce meno. Viene consigliata per i SUP più potenti. Una pinna con sezione concava, invece, aiuta l’accelerazione ma inficia il controllo. In questo caso viene consigliata per chi fa SUP su onde piccole.
Opinioni sulle Migliori Pinne SUP
In questa tabella proponiamo una lista delle pinne SUP più vendute online con il giudizio di chi li ha comprate.
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