Tra le grandi mode estive del momento troviamo il SUP. Si tratta dell’acronimo di Stand Up Paddle e rappresenta una novità che sta velocemente conquistando gli italiani. In pratica, rappresenta un punto di incontro tra il surf e la canoa, utilissimo per fare esercizio fisico e per divertirti allo stesso tempo. Nonostante questo sport sia nato secoli fa, solo adesso sta facendo breccia nelle abitudini di sportivi e non.
Costantemente a caccia di novità, chi apprezza il mare e in generale l’acqua cerca sempre delle soluzioni alternative per spassarsela. Ecco perché oggi ti spiegheremo cosa risulta essere il SUP, come praticarlo e cosa ti serve per divertirti con lo Stand Up Paddle.
In Cosa Consiste il SUP
Lo Stand Up Paddle è un’attività la cui comparsa risale alla fine del 700. Nonostante sia diventato uno sport solo in tempi recenti, trattasi di una disciplina inventata dagli antichi popoli hawaiani.
La logica alla base del SUP è davvero semplice. Se conosci l’inglese, leggendo il nome avrai già capito in cosa consiste. Di fatto è una versione comoda del surf. Chi lo pratica, sta in piedi su una tavola da surf più ampia di quelle comunemente utilizzate in questo campo. Gli spostamenti sull’acqua non avvengono sfruttando la forza delle onde, ma la meccanica. In sintesi, il SUP prevede la presenza di una pagaia, insieme alla tavola da surf. Ecco perché spesso lo Stand Up Paddle viene visto come una fusione tra la canoa e il surf.
Quando Praticare il SUP
Il SUP ha un vantaggio non da poco, che non appartiene al surf e che lo distanzia nettamente da questo sport. Non servono infatti onde, per poterlo praticare. Questo significa che si tratta di uno sport decisamente meno impegnativo rispetto al surf.
Non esistono condizioni migliori o peggiori per praticare il SUP. Lo si può praticare in qualsiasi situazione, dato che basta la presenza di una superficie d’acqua. In breve, lo Stand Up Paddle può essere praticato al mare, sui fiumi e ovviamente sui laghi. Tutti possono farlo, considerando che si adatta a qualsiasi individuo di qualsiasi età.
Risulta essere uno sport consigliabile due ragioni principali, intanto pagaiare aiuta a mettere in moto l’organismo e a bruciare calorie, rassodando i muscoli. Inoltre, è uno sport ideale per chi vuole godersi il paesaggio e il mare.
Come Praticare il SUP
In primo luogo è sempre utile frequentare un corso apposito, per apprendere le tecniche di base dello Stand Up Paddle. Nonostante non siano complicate, è comunque necessario padroneggiarle per non commettere errori durante il supping. Poi è ovviamente indispensabile scegliere con attenzione l’attrezzatura per il SUP. Ti abbiamo già detto che una tavola comune da surf si dimostra inadeguata, e che le dimensioni della tavola da SUP dovrebbero essere molto superiori. In caso contrario, non riusciresti a mantenere l’equilibrio durante le pagaiate.
Anche la scelta della pagaia è importante. Questo discorso vale sia per la scelta del remo che della pagaia vera e propria, montata alla sua estremità. Di solito si preferiscono i remi costruiti in fibra di carbonio, vetroresina o alluminio. Per la pagaia, invece, si sceglie sempre per un materiale come la fibra di carbonio. Infine, questa dovrebbe avere un’inclinazione di 30 gradi.
Nonostante sia sempre meglio frequentare un corso apposito, è possibile imparare le principali tecniche di supping anche con il fai da te. Per prima cosa dovresti partire in ginocchio o in posizione supina, proprio come avviene nel surf. L’unica differenza è che dovrai cominciare a navigare usando la pagaia al posto delle mani. Quando ti sentirai pronto, potrai alzarti sulla tavola. Se le prime volte cadi in acqua, non devi preoccuparti. Risulta essere normale, perché serve pratica per trovare il giusto equilibrio sulla tavola. Se in passato hai già praticato sport similari, come il surf o la canoa, dovresti impiegare pochissimo tempo per sentirti a tuo agio con il SUP.
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La scelta della giusta tavola è un fattore importantissimo per chi intende praticare il SUP. Purtroppo non tutte vanno bene, perché le diverse misure possono essere più o meno adatte ad una persona. Per esempio, le tavole molto grandi sono ottime per chi desidera maggiore equilibrio, ma sono più lente e difficili da manovrare. Al contrario, le tavole più piccole sono molto rapide e gestibili, ma possono causare qualche problema a livello di stabilità. Anche lunghezza e larghezza possono incidere. Le tavole più larghe sono ancora una volta ottime per una questione di equilibrio. Quelle più lunghe, invece, tagliano meglio le onde e assicurano una migliore progressione sull’acqua. Il peso e lo spessore delle tavole possono anche dipendere dalla tipologia di resina usata per costruirle, alcune sono più leggere, ma meno resistenti all’usura.